È Simone Gobbo, classe 1980, di Treviso, il giovane architetto vincitore del Premio T Young Claudio De Albertis. Il Premio, alla sua prima edizione, è stato ideato e promosso dal Comitato Premio Claudio De Albertis e accolto in seno alla Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana della Triennale con l’obiettivo di ricordare la figura dell’imprenditore e presidente della Triennale scomparso di recente.
Nel Salone d’Onore dell’istituzione, alla presenza del Governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana, numerose personalità e un folto pubblico, la Presidente del Comitato Carla De Albertis e il Presidente della Triennale di Milano, Stefano Boeri, hanno premiato il vincitore con l’assegno da 30.000 euro per progetti o formazione, messi a disposizione dal Comitato per il primo classificato, e inaugurato la mostra che vedrà esposti dal 13 ottobre all’11 novembre 2018 i lavori di tutti i finalisti del Premio. Eccoli: Matteo Arnone, di Parma, Andrea Brambilla, di San Giuliano Milanese, Mario Coppola di Napoli, Ambra Fabi, di Roma, il vincitore Simone Gobbo, Peter Pichler di Bolzano. Simone Gobbo è stato scelto tra le 88 candidature pervenute dalla prestigiosa Giuria del Premio Medaglia d’Oro, presieduta da Stefano Boeri, con l’aggiunta, per il T Young, di due componenti del Comitato la presidente De Albertis e Andrea Kerbaker, scrittore.
Soddisfazione dalla Presidente Carla De Albertis, che commenta: “Nel suo anno di esordio, il T Young ha raccolto moltissime candidature: abbiamo dato voce a tutta l’Italia, con progettisti che provengono dalle Regioni più diverse, da Nord a Sud, cercando di premiare il talento, la continuità, la visione, l’innovazione tecnologica dei progetti, i contributi teorici al grande discorso intorno all’architettura che, come è evidente, non è fatto solo di grandi nomi ma di un tessuto creativo giovane tutto da valorizzare. Abbiamo deciso di conferire un premio in denaro per sostenere concretamente le attività dei progettisti o favorire un loro percorso di studio. A nome del Comitato, il mio ringraziamento va alla Triennale di Milano e al Presidente Boeri per aver sostenuto la nostra proposta e portato avanti con convinzione questa iniziativa”.
“Per dei giovani appassionati e innamorati dell’architettura servono questi momenti”, ha commentato il vincitore Simone Gobbo, “ripagano di tante nottate, sacrifici e ricordano che il lavoro, la passione e il coraggio tornano interlocutori ancora“.